Maritozzo romano alla crema
Eccomi con la terza ricetta che ho scelto di testare dal libro “Croissant e biscotti” di Montersino per il Cakes Lab, i Maritozzi romani alla crema; delle brioche sofficissime e profumate sormontate da uno strato di crema pasticciera; una vera e propria coccola mattutina.
La ricetta della pasta brioche è perfetta; mai mangiate delle brioche più soffici di queste, credo proprio che utilizzerò la ricetta del Maestro anche per altre preparazioni.
Se l’impasto è perfetto, si riscontrano delle pecche per quanto riguarda la spiegazione della formazione dei maritozzi. Nel libro c’è scritto di formare delle palline con l’impasto, tralasciando il fatto che i maritozzi hanno una forma ovale e che, quindi, dopo aver formato le palline queste vanno ancora lavorate allungandole leggermente per conferirgli la classica forma del maritozzo.
Inoltre nel libro non è indicata la pezzatura di ciascun maritozzo; io vi consiglio di fare delle palline da circa 50 / 60 g altrimenti vi ritroverete con dei maritozzi giganti.
Anche per quanto riguarda la glassatura finale, nel libro, non è specificato che la sac a poche con la quale si andrà a distribuire la crema pasticciera sui maritozzi dev’essere munita di beccuccio, in modo da poter imprimere una leggera pressione sull’impasto lievitato, senza romperlo, per formare un leggero incavo che andrà ad accogliere la crema.
Al di là di queste piccole precisazioni che mi sento in dovere di fare per chi, soprattutto, non è molto pratico in materia, la ricetta è perfetta, i maritozzi hanno conquistato tutti. Sono meravigliosi e si conservano soffici per giorni chiusi in una scatola di latta.
Maritozzo romano alla crema – La ricetta
Ingredienti (per 18 maritozzi)
Per l’impasto
- 500 g farina w 360
- 80 g latte intero
- 15 g lievito di birra fresco
- 175 g uova intere
- 90 g zucchero
- 15 g miele
- 8 g rhum
- 1 g di scorza di limone (la scorza di mezzo limone)
- i semi di mezza bacca di vaniglia
- 8 g sale
- 175 g burro morbido a pezzettini
Glassatura
- 20 g tuorlo
- 20 g panna
- 150 g crema pasticciera
- 50 g gelatina di albicocche
Preparazione dei maritozzi
L’impasto
Sciogliete il lievito nel latte a temperatura ambiente, versate il tutto nella ciotola della planetaria, con la farina, lo zucchero, le uova, il miele, il rum, la vaniglia, le scorza grattugiata di limone e cominciare ad impastare a velocità ridotta per circa 8 minuti. L’impasto dovrà essere incordato, abbastanza lavorato, quindi incorporate il burro morbido inserendolo nell’impasto poco per volta; unite infine il sale e continuate a impastare per altri 5 minuti, o per lo meno fino ad ottenere un impasto liscio, ben lavorato e soprattutto elastico.
Formate con l’impasto una palla e mettetelo in una ciotola e coprite con della pellicola trasparente fino al raddoppio.
Rompete la lievitazione impastando leggermente con le mani. Formate di nuovo una palla con l’impasto ponetelo nuovamente nella ciotola coprendolo sempre con la pellicola e mettetelo in frigo per tre ore.
Formatura dei maritozzi
Trascorso questo tempo prendete togliete l’impasto dal frigorifero e dividere l’impasto in palline di uguali grammature. (Nel libro non è specificato ma vi consiglio di dividerlo in pezzature da 50 / 60 g altrimenti vi ritroverete con maritozzi giganti).
Anche se il testo non lo dice per la formatura dei maritozzi, non basta però fare le palline, ma dovrete allungarle ai lati, dandogli una forma leggermente ovale, quindi sigillatene le giunture e le estremità di ogni lato pizzicandole. Disponete i maritozzi in una teglia rivestita con carta forno.
Sigillate la teglia con la pellicola e mettete i maritozzi a lievitare fino al raddoppio in forno con la luce del forno accesa.
Glassatura e cottura
Quando i maritozzi saranno ben lievitati, spennellarteli con una miscela di tuorlo e panna in parti uguali con un pennello, quindi con la sac a poche, riempita di crema fredda e munita di beccuccio lungo e sottile, spingendo leggermente farcite i maritozzi andando da una punta all’altra.
Infornare in forno caldo a 180°C per circa 12 /15 minuti.
Ancora caldi spennellate i maritozzi con gelatina di albicocche riscaldata in modo che diventi fluida.
Si mantengono fino a 4 giorni soffici e profumati se chiusi bene in una scatola a riparo da aria e luce. Se volete stare più tranquilli conservateli in frigo, io non l’ho fatto e si sono mantenuti benissimo lo stesso. Superati i 4 giorni potete congelarli e scaldarli in fono a 160° per 10 / 15 minuti al momento di consumarli e torneranno come nuovi.
E arriviamo al punto: che faccina dare a questa ricetta io per la bontà delle brioche in se darei una faccina estremamente sorridente, perché non mi stanco di ripeterlo sono strepitosi questi maritozzi, ma visto le imprecisioni presenti nella spiegazione del procedimento per prepararli delle quali devo tener conto la faccina è quella sorridente.
Prima di salutarvi vi ricordo il nostro contest Dicembre è l’ultimo mese per partecipare rivisitate con noi il Plumcake di Montersino. Vi aspettiamo! 😀
Con questa ricetta partecipo a Panissimo#46, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra, e Barbara, di Bread & Companatico, questo mese ospitata da Cardamomo & co.
ipasticciditerry dice
Davvero una coccola e grazie per le spiegazioni dettagliate. A volte i grandi maestri danno troppe cose per scontate … ma così non è! Bravissima
cakesandco dice
Grazie Terry. Si, abbiamo notato tante piccole cose date per scontate in questo libro, anche se la bontà di queste ricette non si discute.
Un abbraccio
Serena dice
Cara Elisabetta da romana mi proporrei per un assaggio ma già a vederlo posso dire che la lievitazione ti è venuta bene e l’aspetto è molto invitante, con una noce di panna montata sarà un vero maritozzo romano Bravissima! per il Cake Lab questo mese conto di esserci. Un abbraccio grande
cakesandco dice
Si infatti Serena saresti un tester perfetto. Magari ti avviso prima la prossima volta perché presto voglio provare il maritozzo classico con la panna montata. 😉
Buona giornata
Un abbraccio